BUON COMPLEANNO, MARCO

Ciao a tutti: mi chiamo Marco, sono longilineo, alto 170 e peso 65 chili.
Vorrei raccontarvi quel che mi successe al mio 18° compleanno.
Quella mattina mi chiamò il mio amico Giorgio dicendomi che aveva un regalo per me a casa sua, che era solo, in quanto i genitori lavoravano entrambi.
Mi disse di prendere la chiave sotto il tappetino e di raggiungerlo in cucina.
Premetto che con Giorgio, mio coetaneo, anche lui con il fisico simile al mio, avevamo frequentato tutte le scuole, dalle elementari alle superiori assieme ed avevamo sperimentato tra noi le prime esperienze dovute alle pulsioni sessuali durante il nostro sviluppo.
Seguii le sue istruzioni e quando arrivai nella sua cucina, ebbi una bella sorpresa.
Giorgio era disteso prono sul piano di lavoro quasi completamente nudo.
Aveva infatti coperto le sue belle natiche di panna montata e sopra aveva deposto due candeline a formare il numero 18.
Che magnifica torta di compleanno avevo davanti.
Cominciai a rimuovere con la lingua la panna dai suoi bei globi rotondi, sino a lasciarlo completamente nudo.
Ci scambiammo un lungo bacio scambiandoci la saliva ed assaporando il dolce sapore con le nostre lingue.
Eravamo entrambi eccitati come non mai, mi adagiai sul suo corpo ancora disteso baciando e leccando le orecchie, il collo, scendendo sulla schiena sino ai suoi glutei completamente glabri.
Gli allargai le natiche e con la lingua raggiunsi la sua intimità più profonda, irrorando con la mia saliva quel buchetto non ancora esplorato.
Ansimavamo entrambi dal piacere, i nostri cazzi erano duri come l'acciaio.
Nel frattempo mi ero tolto tutti gli abiti di dosso restando nudo come lui.
Provai ad inserire l'indice in quel nido roseo muovendolo piano. Giorgio cominciò ad ansimare invitandomi a continuare.
Con uno, poi due ed infine tre dita riuscii ad ammorbidire il suo sfintere.
Sfilai lentamente le dita e appoggiai la mia cappella cominciando a spingere sino a riuscire ad infilargli tutto il mio cazzo nel culo.
Le mie palle toccarono le sue. Rimasi fermo in quella posizione per farlo abituare all'intrusione sin quando non capii dai suoi mugolii di piacere che potevo cominciare a muovermi.
Mentre mi muovevo dentro di lui, Giorgio stringeva e rilassava i muscoli dello sfintere dandomi un piacere mai provato, e dai mugolii che emetteva, capii che anche lui godeva come me.
Mentre lo pompavo, gli baciavo la schiena.
Ogni tanto si girava con la testa verso di me e ci scambiavamo intensi baci aggrovigliando le nostre lingue.
Non so per quanto tempo ho stantuffato con il mio attrezzo rovente in quel nido altrettanto caldo.
Raggiunse lui per primo l'orgasmo sborrando sul piano della cucina.
Godetti anch'io, allagandogli con il mio seme il suo intestino.
Non avevamo mai provato sinora nelle nostre giovani vite un piacere così intenso.
Rimasi sdraiato su di lui sin quando ormai ammosciato, mi sfilai da lui.
Dopo esserci riposati qualche minuto ci alzammo e pulimmo il piano della cucina, per poi andare a farci una doccia rilassante, almeno quello era il nostro intento.
Assieme sotto il getto dell'acqua, insaponando a vicenda i nostri corpi, brevemente le nostre eccitazioni crebbero come pochi minuti prima.
Usciti dal box doccia, dopo esserci asciugati brevemente, andammo in camera sua a distenderci sul suo letto da una piazza e mezza, per continuare a scambiarci effusioni che presto si trasformarono in un magnifico 69 sin quando non raggiungemmo insieme un altro orgasmo assaggiando vicendevolmente l'essenza dei nostri giovani corpi.
Ci ricomponemmo restando abbracciati per lungo tempo sino ad addormentarci uno delle braccia dell'altro.
Io e Giorgio abbiamo festeggiato assieme molti altri compleanni.